
Il termine “tesoro” rimanda al thesaurus, una parola che identifica la cassetta delle offerte votive dei templi greci ma che – più in generale – rimanda alla filiera semantica dei
“beni mobili di una persona ricca e potente […] il luogo dove essi sono conservati, ma anche un corpus di oggetti nascosti, depositati per essere in seguito esposti, riutilizzati e alienati. Le fonti li descrivono come insiemi di metalli preziosi, pietre, perle incastonate, ma anche di libri e di servizi liturgici e da tavola, di oggetti da parata militare e carte d’archivio.”
I luoghi di culto dell’Europa sono grandi ricettacoli di tesori: frammenti della Croce, paramenti benedetti, sangue, porzioni di santi e sante vengono incastonati in preziose cornici di oro e di argento e incrostati di pietre preziose. Neppure i grandi re erano risparmiati dall’esposizione a fini devozionali...
Ma come nascono quindi i musei?
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scritto da: Leonardo Vignolini
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