
LA BOLOGNA
CHE NON FU
Partendo dall’ultimo atto, pubblicato in modo postumo, dell’intellettuale tedesco Walter Benjamin, proponiamo un nuovo tipo di approccio storico:
Non basata sulla mera ricostruzione delle connessioni logiche che hanno portato al presente, reiterazione dell’oppressione, ma invece una Storia che lavora, come dice Benjamin in ‘contropelo’. Quindi...
3 SERATE
3 NARRATORI
3 MOMENTI STORICI
IN CUI BOLOGNA POTEVA ESSERE UN QUALCOSA DI DIVERSO DA CIÒ CHE SI È CONCRETIZZATO NEL NOSTRO PRESENTE
che però, mantengono una loro presenza invisibile e decadente nella nostra città attraverso luoghi, edifici e stemmi.
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IL DESIDERIO DI LIBERTA' E L'ILLUSIONE DI AUTONOMIA
Dal Liber Paradisus al sacco dei Bentivoglio.
Un viaggio attraverso una tortuosa ricerca di autonomia, di libertà, di indipendenza che effimeramente e brevemente si esplica, ma che sistematicamente viene frenata da logiche di potere e dalla volontà di attori dal maggior peso e rilievo nel panorama italiano ed internazionale.
APOTEOSI E FINE DI UNO STATO LIBERO
L'incoronazione di Carlo V.
Nel momento in cui la città per alcuni mesi diventa la capitale d’Europa - con la presenza di tutta l'aristocrazia e il clero europeo, poeti, musici, artisti, scrittori - all’indomani della partenza di Papa e Imperatore vede la fine definitiva di ciò che restava delle istituzioni che l’avevano resa indipendente e autonoma in epoca medioevale.
VENTI RIVOLUZIONARI DI MODERNITA' E ASPIRAZIONI CAPITALI
Dalla Rivoluzione francese all'Unità.
Attraverso la vita di due aristocratici bolognesi, ripercorriamo quella lotta della società, frutto intellettuale dell’illuminismo, che cercò una sua affermazione nella sfera politica; rompendo definitivamente l’artifizio logico della legittimazione del potere da parte di Dio, mentre emergeva con preponderanza la legittimazione dal basso per ‘volere del popolo’.











